L’odissea delle scrivanie

Ergonomia su misura — Parte 2

Chiara Passaro
9 min readJun 20, 2021

Come anticipato nell’articolo Ergonomia su misura: La workstastion per chi non è “perfetto”, una postazione non può dirsi completa senza una scrivania e una sedia… o almeno senza qualcosa che ci consenta di utilizzare il computer in una posizione a noi adeguata.

Oggi abbiamo a disposizione tantissime soluzioni che seguono indicazioni terapeutiche di diverse scuole.
C’è chi dice che si deve lavorare in piedi, chi seduto ma pedalando, o chi preferisce con i piedi sospesi su amache sotto scrivania.
La sedia del resto può essere con e senza poggia testa e supporto lombare, c’è poi chi consiglia una seduta instabile per non rimanere troppo tempo immobili.
Insomma facendola breve: chi più ne ha più ne metta.

La prima regola anche qui è:
Non esiste una soluzione ergonomica universale.

Mostrerò diversi prodotti, la mia non vuole essere una pubblicità, ma solo un esempio di come scegliere tra tante opzioni. Non sono affiliata ai rivenditori o e alle marche mostrate.

Partiamo sempre dal caso specifico

Come molti della mia età, acquistato il mio primo pc personale, ho vinto anche un mobiletto con ruote, con lo spazio sufficiente per mettere un monitor NEC da 16 pollici (ve lo ricordate?), un carrello retrattile per tastiera e mouse, e un porta case.

Questa situazione è durata per qualche anno, poi ho capito che passavo troppe ore al pc per continuare a stare così stretta e sono passata ad una scrivania da ufficio Kartell.
Mai scelta fu più nefasta.

Non smetterò mai di dire che se non si prova sulla propria pelle non si può neppure sapere cosa fa al proprio caso. Anche per la scrivania vale la stessa regola.

La scrivania era di alta qualità e aveva anche un bellissimo design, del resto me l’aveva consigliata uno dei miei datori di lavoro architetto, ma le scrivanie da ufficio, solitamente, sono pensate per scrivere a mano e ospitare faldoni e cartelline, ma assolutamente non per fare grafica.

Il monitor era troppo vicino e questo non è mai una buona cosa per gli occhi, lo spazio era quasi interamente occupato dal monitor e quindi la tastiera era sul bordo, costringendomi a tenere gli avambracci sospesi.
Tenere il braccio in questa posizione implica uno sforzo eccessivo dei muscoli, non solo delle stesse braccia, ma anche di spalle e collo: a fine giornata non potevo più girare la testa.

Sono un caso limite, non starò qui a dilungarmi oltre sulle mie problematiche fisiche, perché ne abbiamo parlato già in precedenza, ma tenete in considerazione che una postura scorretta crea danni al collo a qualunque persona più o meno sana.

In una riunione di grafici anonimi probabilmente chiunque potrebbe presentarsi così:
Ciao, sono *** e ho una verticalizzazione del collo e sindrome del tunnel carpale.

Quando si deve scegliere una scrivania è importante immaginare subito la posizione abituale in cui si lavorerà.
Nella mia mansione attuale di Teacher Coordinator per Boolean Careers, passo molte ore a scrivere e videochiamare, il mio piano è quasi completamente dedicato a tastiera e mouse, e cerco di limitare al massimo lo spostamento delle mani e delle braccia, per poter rimanere in una posizione di rilassamento.

Scrivania angolare vista lateralmente. Sono presenti a sinistra un monitor orizzontale e subito a destra uno verticale. Sulla scrivania delle cuffie un pad XXL con al centro una tastiera meccanica illuminata di viola. Due poggiapolsi uno nero e uno blu, a coprire i due angoli della scrivania dei poggiagomiti. Una sedia nera è accostata alla scrivania.
La mia postazione

Da grafico invece, è necessario più spazio per il movimento del mouse o l’aggiunta di una tavoletta grafica, a seconda del tipo di lavoro che si sta facendo.
In entrambi i casi non ho mai usato i braccioli — li tengo abbassati o non li monto affatto — mi impediscono di disegnare liberamente, e se uso la tastiera non posso avvicinarmi a sufficienza alla scrivania per appoggiare gli avambracci.

Vi rimando all’articolo precedente sul perché per me è importante questa postura.

Vista laterale di una mano sinistra poggiata su una tastiera meccanica illuminata con illuminazione viola. La mano è rilassata, il palmo delle mani poggiato su un poggiapolso nero alto quanto la tastiera. L’avambraccio è poggiato su un secondo poggiapolso più basso.

È nato prima l’uovo o la gallina?

Scrivania e sedia dipendono l’una dall’altra

Non possiamo scegliere una scrivania senza capire prima che sedia useremo.
Siamo di fronte al classico paradosso, se non ho la sedia non so che scrivania usare, ma senza avere la scrivania che sedia scelgo?

Partiamo dall’unica cosa certa: il nostro corpo!

Prendiamo un po’ di misure:

  1. Stando in piedi
    1.1 dall’anca al ginocchio
    1.2 dal ginocchio al piede
  2. Stando seduti
    2.1 dal ginocchio fino alla fine schiena
    2.2 altezza del busto dall’anca fino alle spalle
    2.3 altezza del collo
    2.4 pieghiamo le braccia ad angolo retto e in posizione rilassata lungo il corpo in linea con le spalle, teniamo anche le gambe piegate ad angolo retto, misuriamo:
    2.4.1 la distanza tra il avambraccio e le ginocchia
    2.4.2 la distanza tra gomito e sedile
    2.4.3 la distanza tra gomito e gomito
Come prendere le misure

La postura ideale prevede che le gambe siano piegate ad angolo retto, i piedi poggiati a terra. La seduta deve essere quindi della profondità giusta e l’altezza della sedia deve essere regolabile.

Il supporto lombare e cervicale devono essere alle altezze giuste, quindi anche questi devono essere preferibilmente regolabili, ma dobbiamo pur sempre partire da una dimensione adeguata della sedia!

Le braccia devono essere poggiate sui braccioli — o sulla scrivania come nel mio caso — e i polsi su appositi poggiapolsi, in modo da non piegare le mani verso l’alto quando si usano tastiera e mouse.
Per questo argomento vi rimando al precedente articolo.

A questo punto la misura che abbiamo preso tra gomito e ginocchia ci servirà per capire quanto deve essere alta la scrivania per permetterci di mantenere la postura appena descritta.

Se decidiamo di utilizzare una sedia con braccioli, dobbiamo accertarci che la loro distanza sia corretta rispetto alle misure prese in precedenza. In questo caso il piano della scrivania deve essere alla stessa altezza dei braccioli.

Se optiamo invece per una sedia senza braccioli la scrivania deve consentirci di poggiare gli avambracci sul piano, quindi deve essere sufficientemente profonda e, per evitare che ci finisca nelle costole, è necessario che sia sagomata.

Scrivania sagomata

A questo punto, armati di tutte le nostre misure, non ci resta che cercare la nostra sedia ideale.

Facile a dirsi ma non a farsi, anche per le sedie e le scrivanie vige lo standard ideale, tutti i lavoratori sono molto alti e larghi.
Non so dirvi quante sedie ho cambiato nell’ultimo anno, ma mai arrendersi!
Sono arrivata alla sedia attuale, che non è perfetta, ma si avvicina di più alle mie misure.

Il mondo è fatto di alti, l’ho sempre detto, e a tutti quelli che mi dicono che essere 1,62 m non è essere bassi, chiedo:
quanto sei alto? 😐

Ecco la mia sedia modello Milo acquistata da https://www.sediadaufficio.it/

Sedia modello Milo

Modello Milo
Caratteristiche tecniche
Materiale: Tessuto e Rete ignifuga (UNI EN 1021–1:2006)
Altezza del sedile: 48–56 cm
Larghezza del sedile: 42 cm
Profondità del sedile: 49 cm
Altezza totale (da terra): 101–108 cm
Altezza braccioli: 65–72 cm
Ruote: 64 mm
Peso: 15 kg

La sedia è davvero comoda perché si adatta alle mie misure ed è possibile spostare il supporto lombare, inoltre ha un meccanismo sincronizzato per reclinare lo schienale e il sedile.
È progettata per stare seduti 8 ore, ma per me il sedile è troppo duro, per cui ho aggiunto un cuscino gel acquistato da Amazon.

Cuscino gel per seduta

Esistono moltissimi tipi di cuscini da seduta, alcuni sono sagomati in modo da assecondare la naturale inclinazione del coccige, attenzione però, se avete già dei problemi alla schiena potrebbero non adattarsi alla vostra conformazione fisica, come sempre i prodotti vanno provati.

Ci siamo: cerchiamo la scrivania!

Ok, abbiamo una sedia, tutte le misure e dobbiamo acquistare la scrivania.
Abbiamo già detto che deve essere regolabile in altezza, e che a seconda delle nostre preferenze deve essere sagomata o classica rettangolare.

Per molto tempo ho utilizzato un banale tavolo Ikea con gambe regolabili.
Piano LINNMON con profondità 75cm, che temo ora non sia più disponibile, e gambe regolabili Olov.

Una configurazione abbastanza di fortuna ma che per un po’ ha fatto il suo dovere, potevo regolare le gambe e la profondità mi consentiva la mia classica postura.
Unico difetto? Il piano mi premeva contro le costole altezza bocca dello stomaco. Insomma non proprio l’ideale.
Inoltre quando ho montato un braccio supporto per il monitor il piano LINNMON ha mostrato la sua vera natura, una resistenza pari a quella di un cartone pressato.
Ma dato il prezzo non ci si può lamentare.

E così ho studiato varie soluzioni, avevo necessità di una scrivania sagomata come quella degli orafi, se ne trovano di meno delle classiche postazioni da gamer, e sono anche etremamente costose.
Ma santa Ikea anche questa volta mi è venuta in aiuto e sono giunta alla BEKANT Scrivania angolare da 160x110 cm

Come tutte le cose anche questa scrivania non è perfetta, ma per ora fa il suo dovere, attenzione solo alla delicatezza del piano, anche qui i bracci di supporto monitor hanno lasciato dei segni, ma è molto più solido di un LINNMON.

Ho questa postazione da più di un anno e la mia postura è migliorata moltissimo, ma ancora mancava un pezzetto: un supporto per i piedi.

Perché un poggiapiedi?

Per quanto la sedia sia perfetta per la nostra altezza, è importante poter cambiare la postura dei piedi e delle gambe. Passare tante ore immobili — il tempo passa velocemente quando ci si diverte 😜 — non fa bene alla circolazione.
Si lo so, starete pensando che sono davvero una maniaca, o cosa più probabile, che sono un rottame, e non posso darvi torto.
Ma essere sedentari non fa bene, chiedete in giro!

Esistono moltissimi poggiapiedi, in plastica, in metallo, rigidi, basculanti…
Non ve li mostrerò tutti, ma come dobbiamo scegliere?
Poniamoci le giuste domande:
Le dimensioni sono compatibili con la nostra postazione?
L’altezza è regolabile o comunque si adatta alla vostra conformazione?

Avendo una scrivania angolare è stato difficile trovarne uno che avesse le dimensioni giuste.

La mia scelta è ricaduta su questo poggiapiedi
Kensington 56145 Poggiapiedi Ergonomico Regolabile Solemate

Kensington 56145 Poggiapiedi Ergonomico Regolabile Solemate

Essendo basculante mi permette di inclinare i piedi e cambiare postura di tanto in tanto.

In conclusione: mai fermarsi!

Questa è sicuramente una mia regola di vita, non lasciatevi ingannare dalle mie necessità fisiche, nonostante la mia vita sia estremamente sedentaria, la mia mente non si ferma mai.

Questa postazione non è perfetta e sto già pensando a quali migliorie apportare, la prima è passare ad una scrivania con altezza regolabile motorizzata.
Esiste un modello BEKANT motorizzato, costa il doppio di quella che ho attualmente, ma potrebbe essere una buona soluzione alla necessità di cambiare postura di tanto in tanto.
Ne esistono ovviamente di più professionali, ma trattandosi di un esperimento preferisco testare con qualcosa di meno costoso.

Inoltre ho adocchiato una simpatica miniciclette da scrivania… magari ne parleremo più il là.

Arturo oggi è impegnato a dormire su una mia vecchia sedia, quindi vi presento Gea, anche a lei piace molto la mia postazione, soprattuto di prima mattina, quando è possibile prendere un po’ di sole coccolati dal silenzio.

Gea prende il sole sulla scrivania

Per ora vi salutiamo, ma il nostro viaggio nell’ergonomia su misura non è finito, prossimo passo sarà parlare di monitor e protezione della vista, e di come usare il mouse il meno possibile e sfruttare al massimo la vostra tastiera.

PS:

Come Gea amo il silenzio della mattina, mi piace leggere e studiare prima di iniziare a lavorare. E voi siete Allodole o Usignoli?

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